
Per Gandhi l'uomo nella sua vita terrena deve cercare di avvicinarsi il più possibile alla verità, che è Dio: la fede nella Verità è il fondamento più solido della ricerca di una vita sociale improntata alla non-violenza, all'amore, alla giustizia. Come vedremo il compito del satyagrahi, cioè del rivoluzionario non-violento, è proprio quello di combattere la himsa – il male– nella vita sociale e politica, per realizzare la Verità. Il sentiero che conduce a Dio è dentro ogni uomo, e consiste nel cercare quanto più di improntare la propria vita verso la giustizia e l'amore. Il cammino verso la verità è irto di ostacoli, e colui che lo intraprende deve essere dotato di una grande volontà, oltre ad essere disposto a compiere grandi sacrifici: emblematico in questo senso è il sottotitolo dell'autobiografia di Gandhi: La storia dei miei esperimenti con la verità. « Non sono che un umile cercatore della verità, risoluto a trovarla. Non considero nessun sacrificio troppo grande per vedere Dio faccia a faccia. » « Quanto più l'uomo si conosce, tanto più progredisce. »
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