Nelle dottrine magiche e cabalistiche rinascimentali, gli gnomi erano spiriti che si riteneva potessero essere utili all'uomo grazie alla loro intelligenza superiore e alla conoscenza del futuro, delle proprietà medicinali di erbe e minerali, della posizione di giacimenti minerari e di tesori nascosti. Secondo alcune credenze popolari, gli gnomi sono esseri di aspetto umano ma senile e deforme, di statura piccolissima, di natura spesso maligna, custodi di tesori. Tali credenze si confondono spesso con quelle relative ai nani e, in ambiente nordico, agli elfi.
Il loro antico nome nordico è alfr e indicava i geni della mitologia nordica, simbolo delle forze dell'aria, del fuoco, della terra e dei fenomeni atmosferici in generale. Spiriti capricciosi, gli elfi, talvolta benevoli, talvolta malevoli, sono dotati di una terribile potenza. Gli elfi maschi sono spesso deformi come gli gnomi. Le loro compagne, al contrario, sono esseri graziosi. In origine pare che gli elfi siano stati concepiti come anime di defunti, poi furono venerati anche come potenze che favorivano la fecondità. Di qui la distinzione, nella mitologia nordica, fra Dokkalfar, "elfi delle tenebre", e Liosalfar, "elfi della luce".
In genere vengono considerati come spiritelli che popolano la natura. Belli quelli che abitano fra il cielo e la terra, oscuri e neri (gnomi) quelli residenti nei boschi e nelle caverne e che sono concepiti come nani con figura umana, in grado però di trasformarsi.
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